Emma la regina del Chapo e le altre signore del Narcotraffico by Anabel Hernández

autore:Anabel Hernández [Hernández, Anabel]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: messico; chapo guzman; emma coronel; Diana Espinoza; Priscilla Montemayor; Alicia Machado; Galilea Montijo; Caro Quintero; Barbie; DEA; FBI; corruzione; organizzazioni criminali; spaccio; cocaina; cartello di Guadalajara;
ISBN: 9788869348426
editore: Bibliotheka Edizioni
pubblicato: 2023-05-21T22:00:00+00:00

Alicia nel paese della cocaina

Il 3 ottobre 2008 un elegantissimo uomo di cinquantun anni, carnagione olivastra e baffi curati, attraversava di fretta il Centro Comercial Santa Fe, in una delle zone più lussuose di Città del Messico. Si trattava del colombiano Pedro Bermúdez Suaza, meglio noto come ‘el Arqui’. L’Arqui era lì soltanto di scappata, per comprare un regalo dell’ultimo minuto alla figlia di un uomo alto e tarchiato con la pelle scura e i capelli lunghi: il socio e intimo amico José Gerardo Álvarez Vásquez, che in giro tutti chiamavano ‘el Indio’.

Quel giorno era previsto il battesimo della bimba, che da poco aveva compiuto quattro mesi. Il regalo doveva essere di classe, in linea col giro d’amici e d’affari nel quale Pedro Bermúdez era solito muoversi. Inoltre, particolare ancora più importante, doveva costare tanto. Alla fine la scelta ricadde su un braccialetto con inciso il nome della piccola(120).

L’Arqui a quella festa non poteva mancare per nessun motivo al mondo. L’alleanza stretta con l’Indio e il Cartello dei Beltrán Leyva lo aveva riportato agli anni d’oro dell’esordio nel traffico di cocaina, al fianco del colombiano Pablo Escobar Gaviria, il leader ormai scomparso del Cartello di Medellín.

La celebrazione si sarebbe tenuta in una villa all’interno della zona residenziale di Interlomas, dove l’Indio aveva stabilito il proprio quartier generale. Avrebbero partecipato tutti i principali jefes dell’organizzazione. Succede spesso che i narcos, al pari della mafia siciliana, partecipino a questo tipo di cerimonie religiose, per rafforzare la loro rete di contatti criminali. Fra gli invitati erano presenti Arturo Beltrán Leyva, che avrebbe dovuto fare anche da padrino, Édgar Valdez Villarreal, ‘la Barbie’, e i colombiani Harold Mauricio Poveda, detto ‘el Conejo’, ed Ever Villafañe.

Come ciliegina sulla torta, naturalmente, sarebbe stata presente la compagna super-sexy dell’Indio: la regina della casa, nonché madre della battezzata, che suscitava le curiosità (e le invidie) di tutti i membri del gruppo: la bella quanto famosa Miss Universo Alicia Machado,(121) entrata a furor di popolo nella top ten delle conquiste dei capimafia messicani.

Purtroppo però, l’Arqui a quella festa non sarebbe mai arrivato. Stava per essere arrestato da Édgar Bayardo del Villar, il capo della Polizia Federale al soldo del Cartello di Sinaloa e, per giunta, direttamente imparentato con la famiglia Zambada: era infatti il figlioccio di Jesús Reynaldo Zambada García.

I tempi erano quelli della frattura interna alla Federación: fra il Cartello di Sinaloa e Beltrán Leyva soffiavano venti di guerra. L’Indio era uno degli uomini più fidati del Barbas: è per questo che Miss Universo sarebbe finita intrappolata nel fuoco incrociato delle due artiglierie.

Alicia Machado è originaria di Maracay, Venezuela. Suo padre, Arturo Machado, aveva origini spagnole ed era proprietario di un negozio di giocattoli in città. La madre, la cubana Martha Fajardo, gestiva invece un ristorante. La loro non era una famiglia abbiente: i genitori non avrebbero mai avuto i mezzi per garantire alla giovane Alicia la vita opulenta che la ragazza sognava.

A diciott’anni, nel prestigioso Aladdin Theater for the Performing Arts di Las Vegas, la giovane fu incoronata Miss Universo.

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